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Visualizzazione dei post da gennaio, 2012

Artista

Ebbene, da oggi sono ufficialmente la capa di me stessa. Ho smesso di lavorare per la libreria dove ho trascorso gli ultimi (quasi) 5 anni della mia vita. Non voglio spiegare le ragioni che mi hanno portata a questa rottura, anche perché sono dovuta ricorrere ai sindacati, ma sono assolutamente soddisfatta dell'esito e reputo che giustizia sia stata fatta. E ora, 28 gennaio 2012, inizia una nuova pagina della mia vita. Non potete immaginare per quanti anni ho fantasticato di vivere da artista. Di poter trascorrere il tempo solo scrivendo, dipingendo e conducendo i miei studi. Ora ho questa possibilità. Per qualche mese sarò indipendente, libera di fare tutto ciò che desidero e potete ben immaginare quanto valore tutto questo abbia per me. O forse no... in effetti, molti di voi non sanno che lavoro da quando avevo 18 anni. Che ho compiuto la dolorosa scelta di non iscrivermi all'università sia per problemi famigliari, sia perché volevo portare avanti, con testardaggine e (col se

Un dibattito sull'importanza del tempo

Mi accingo a scrivere con molto, molto piacere questo post, perchè riguarda un argomento che mi interessa particolarmente: l'importanza del tempo. Tutti noi sappiamo, e chi ha più di 30 anni lo sa anche meglio, che rispetto a quando eravamo giovani, ogni cosa ha subito una brusca (se non violenta) accellerazione. Un tempo non c'erano i cellulari, ma solo i telefoni fissi. Per cui, se andavi a zonzo, non eri bloccato 100 volte al giorno (o 10, 50, ...) da messaggi, telefonate, ecc. Se oggi ci mettiamo a scrivere, o a leggere, o a cucinare qualcosa, succede lo stesso. Non mi stupisce se i ragazzi di oggi difettano di concentrazione (è un dato di fatto che ho riscontrato in libreria): sono costantemente "tormentati" da troppi stimoli esterni. Io stessa mi rendo conto che, quando spengo il cellulare, riesco a fare una quantità di cose e con una tale qualità che, col telefonino acceso, risulterebbe impossibile. Poi ci sono internet, le e-mail, Skype, e così via. Anche sul

Fine settimana molto, molto ricco

Sono seduta a tavola nel soggiorno di casa durante una breve pausa tra un'attività e l'altra. Devo ammettere che questo fine settimana è stato ricchissimo! Sabato sera sono riuscita a continuare gli studi per il secondo romanzo che sto scrivendo. Un lavoro che non vi dico e che mi ha tenuta in piedi fino all'una. Domenica, in effetti, mi sono svegliata alle 11:00! Evidentemente avevo il cervello in pappa... Però al risveglio mi sono rimessa sotto con gli studi, ho sistemato anche i capitoli revisionati dalla mia adorata collega Dalia del mio primo romanzo -che preme per essere spedito all'editore e stampato!- e per "depressurizzare" mi sono fiondata sul tapis-roulant, sul quale, complice il mio tablet e tutti gli e-book che ho scaricato, sono riuscita a rimanere per un'ora, terminando con mezz'ora di esercizi da terra. La sera mi sono dedicata alla cucina. Non so voi, ma io AMO stare in questa speciale stanza della casa, preparare piatti nuovi e, anc

L'enigma di Louisa May Alcott

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 La conoscete meglio come autrice di “Piccole donne” e “Piccole donne crescono”. Un mese fa ho deciso di rileggere queste storie. Lo avevo già fatto da bambina e qualcosa mi diceva che, 20 anni dopo, avrei trovato molte nuove sfumature. Inoltre mi è stato regalato “Un moderno Mefistofele”, Robin Edizioni, il primo dei romanzi “scabrosi” della Alcott che è stato pubblicato da questa piccola casa editrice. Di conseguenza volevo rinfrescarmi la memoria riguardo agli scritti. Prima di tutto devo dirvi che immergermi nel mondo della famiglia March è stato un toccasana. Ogni capitolo presenta una morale, o più. Si tratta di piccole perle di saggezza, ma ti gonfiano il cuore di emozione e gioia. Certo subito dopo ti fanno pensare: a tutto quello che abbiamo perduto. In quella realtà l'idea della famiglia, la virtù di uomini e donne, la volontà di costruire qualcosa di solido e la vita quotidiana costellata di duro lavoro, ma anche di tenere serate trascorse davanti a un caminetto a cuc

Copia del Koloman Moser completata

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Purtroppo la nitidezza e i colori non sono uguali al mio dipinto, ma lo scorso fine settimana sono riuscita a terminare la copia del Koloman Moser (pittore della Secessione Viennese) in acrilico su tela 50 x 50. Sono estremamente soddisfatta del risultato. Adoro questo quadro, poichè è molto simbolico e la fanciulla porta i tratti di antichi affreschi cretesi che mi sono rimasti nel cuore. Ma, soprattutto, la fine di questo dipinto significa qualcosa di molto importante per me: ora inizio i miei quadri originali!

Un nuovo inizio

E' cominciato un nuovo anno e con esso ho deciso di aprire un nuovo blog. Per anni ho scritto sulla piattaforma di Splinder. Il mio link era: http://theamazon.splinder.com/ . Ma ora questo sito sta chiudendo i battenti e io, anziché trasferire il vecchio nel nuovo, ho deciso di ricominciare. Questa scelta è dettata da varie ragioni. Prima fra tutte: io sono cambiata. Anche se una parte dell'Amazzone rimane in me, ho fatto un grosso passo in avanti e sono diventata Morpho. Inoltre, tra non molto uscirà nelle librerie il mio primo romanzo. E avevo bisogno di un nuovo blog dove esprimere, oltre ai pensieri e alle meditazioni, anche le esperienze che deriveranno da questo evento. Infine, ci sono tante altre piccole ragioni. Ma non voglio annoiare nessuno! Questo 1° gennaio 2012 è partito alla grande per me. Almeno secondo i miei canoni. Sto riposando molto. È necessario dopo tutto il lavoro che ho avuto a dicembre. Per chi non lo sapesse io sono prima di tutto una scrittrice, ma ne